La zanzara tigre a Roma è largamente diffusa e infesta case, scuole e giardini dal periodo primaverile fino ad autunno inoltrato. Le punture delle zanzare tigre sono fastidiose e producono dei pomfi rossi sulla pelle che provocano prurito e talvolta infezioni. Le infestazioni di zanzara tigre si diffondono da piccoli specchi d’acqua dove sono presenti le uova. Una volta schiusa le uova le zanzare tigre adulte si diffondono rapidamente e depongono le uova in posti come sottovasi, prati e piante. Per debellare gli esemplari adulti e le uova depositate rivolgiti ad una ditta specializzata nella disinfestazione zanzara tigre a Roma.

Zanzara tigre, identikit completo

Appartenente all'ordine dei ditteri, genere Aedes e specie albopictus, la Zanzara Tigre, arrivata in Italia piu' di un decennio fa dal Sudest asiatico, e' ormai ben adattata ai nostri ambienti.

E' quindi a tutti gli effetti una zanzara italianizzata.

Dal punto di vista dell'aspetto, Aedes si distingue molto bene dalla zanzara comune per la livrea "tigrata". L'adulto di Zanzara Tigre, infatti, ha un corpo nero con striature bianche su capo, torace addome e zampe. Le sue dimensioni sono comprese tra i 4 e i 10 mm.

Grazie a raffinati meccanismi bio-fisiologici, le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccitá. Una umiditá del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi.

Addirittura, le uova si sono dimostrate capaci di sopravvivere a -10°C per 24 ore!

Basta pero' che le uova siano sommerse anche in una minima quantitá d'acqua per un'ora, a temperature miti, per schiudersi.

Se l'immersione si prolunga per almeno 7 giorni, il ciclo adulto della zanzara riparte.

Compare in primavera inoltrata ed il suo volo si protrae fino ai mesi di ottobre o novembre. Tendenzialmente i suoi spostamenti attivi sono nell'ordine di 200-300 metri.

Particolarmente aggressiva, la Zanzara Tigre e' attiva anche in pieno giorno.

Nonostante possa pungere anche uccelli, rettili e perfino anfibi, la femmina di Ae. albopictus attacca preferibilmente l'uomo procurando pomfi e irritazioni fastidiose. Dato che non vola molto in alto, tende a pungere soprattutto le gambe degli esseri umani.

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